Diciamolo subito: dormire nudi non aiuta. Contro il caldo nelle notti d’estate ecco il primo mito da sfatare. Un pigiama o una camicia da notte di cotone leggero – ma anche una canotta o semplicemente la biancheria intima – aiutano ad assorbire il sudore che può rovinare il sonno. E’ uno dei dieci consigli per «sopravvivere» all’estate dettati dal medico del pronto soccorso all’istituto Humanitas di Milano.

Dormire senza condizionatore acceso si può, a patto di rispettare alcune semplici regole. La prima è indossare comunque qualcosa, ma non basta: un lenzuolo di cotone, preferibilmente chiaro, fa da traspirante e aiuta il passaggio dell’aria a letto. Una doccia fresca (o tiepida) concilia il sonno perché abbassa rapidamente (ma non bruscamente) la temperatura corporea e inoltre libera la pelle dal sudore. Contro il caldo, anche una lampadina accesa può fare: per leggere, prima di addormentarsi, meglio accendere soltanto le luci necessarie: la lettura accompagna piacevolmente al sonno, coinvolge, e fa dimenticare il calore. Ma finché è possibile meglio sfruttare la luce naturale e non toccare l’interruttore.

Dormite soli? Sdraiatevi comodamente a letto, evitate di rannicchiarvi tenendo braccia e gambe leggermente aperte: è una posizione che riduce il calore corporeo e permette all’aria di «avvolgervi» meglio. Siccome i piedi sono particolarmente sensibili al caldo, immergerli in acqua tiepida o fresca contribuisce comunque a rinfrescare tutto il corpo anche quando una doccia non è possibile.

Anche la cena è importante, e anche la cena ha le proprie regole: preferite piatti freschi, e non solo per il nostro corpo, ma anche – e più banalmente – per evitare di riscaldare la casa accendendo fuochi o forno. Una cena leggera sarà più facile da digerire e favorirà il buon sonno. Niente alcolici: al contrario è importante assicurarsi la giusta idratazione e bere molta acqua. Consigliato un bicchiere poco prima di mettersi a letto.

L’ultimo consiglio dei medici è quello di scollegare tutti gli apparecchi possibili, perché anche i trasformatori producono energia. Lontani i cellulari dai comodini e dalla stanza da letto, quindi, se proprio si deve ricaricare di notte.