Sono tre i punti cardine nella vita di uno sportivo: allenamento, alimentazione e riposo. Ultimo ma non per importanza, il riposo è davvero un’arma segreta per gli atleti e chi fa attività sportiva dovrebbe infatti dormire “almeno otto ore a notte” dicono gli esperti.

Soprattutto nel caso dei professionisti, il sonno rappresenta non solo una necessità ma un vero e proprio alleato per mantenere alte le prestazioni. Quest’ultime sono infatti profondamente influenzate dalla quantità e qualità del sonno dell’atleta. Un sonno scarso, disturbato o insufficiente danneggia inevitabilmente l’allenamento che non potrà mantenersi sui ritmi stabiliti.

Durante il sonno i muscoli recuperano, lo stress si abbassa, si ricaricano le energie e vengono ristabilite condizioni ottimali a livello respiratorio, immunitario ed endocrino.

A sua volta, il movimento favorisce un buon riposo, in un processo speculare che rende l’accoppiata sport-sonno un vero e proprio toccasana per tutto l’organismo.

L’importanza del sonno per gli sportivi viene ribadita sempre più spesso, tanto che negli ultimi anni è stata oggetto di molti studi scientifici. Oltre a questo sono sempre più consigliati e diffusi smartwatch e app che consentono di tracciare il proprio sonno. E tra gli atleti professionisti quella dello sleep coach” è ormai diventata una figura di riferimento per monitorare i cicli di sonno-veglia in relazione alla performance.